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Foraggicoltura

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Anno accademico 2010/2011

Codice dell'attività didattica
AGR0121
Docente
Prof. Giorgio BORREANI (Affidamento)
Corso di studi
[f001-c717/104] Scienze e tecnologie agrarie curr. produzioni animali
Anno
3° anno
Tipologia
B - Caratterizzante
Crediti/Valenza
8
SSD dell'attività didattica
AGR/02 - agronomia e coltivazioni erbacee
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Il corso si pone l'obbiettivo di fornire le conoscenze di base sulla foraggicoltura, sui sistemi foraggeri nei diversi areali agricoli italiani, sulla eco-fisiologia delle specie foraggere, sulle relazioni tra produzione dei foraggi, qualità e problematiche della conservazione dei foraggi nell’azienda zootecnica. Il corso integra è approfondisce le coltivazioni foraggere trattate nell’ambito delle coltivazioni erbacee approfondendo gli aspetti legati alla conservazione, utilizzazione delle risorse foraggere e sistemi foraggeri nella zootecnia intensiva delle aree di pianura e della zootecnia estensiva degli areali marginali. Valutazione degli impatti dei sistemi foraggeri nelle aziende zootecniche intensive.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Lo studente acquisisce le basi per la gestione dei sistemi colturali dell’azienda zootecnica da latte e da carne. Ottimizzazione delle operazioni colturali per la gestione agronomica delle principali colture foraggere. Valutazione della qualità nutrizionale, microbiologica e sanitaria dei foraggi aziendali e loro utilizzazione in razione.

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Programma

Argomenti

La foraggicoltura: cenni sulla storia e l’evoluzione della produzione e conservazione dei foraggi. Importanza dei foraggi nell’alimentazione dei ruminanti. Principali specie foraggere, tipologie colturali e loro diffusione sul territorio nazionale.

Morfologia e fisiologia delle graminacee foraggere: morfologia epigea e ipogea delle graminacee. Il seme e la germinazione, sviluppo della plantula e insediamento della coltura. Fase vegetativa, accestimento e sviluppo della coltura nello stadio vegetativo. Passaggio dalla fase vegetativa alla riproduttiva e modificazioni dell’apice meristematico. Crisi di accestimento. Influenza del momento di taglio sul ricaccio.

Morfologia e fisiologia delle leguminose: morfologia epigea e ipogea delle leguminose. Esigenze di temperatura, luce, suolo ed elementi nutritivi. Il seme e la germinazione. Modalità di crescita e ritmo di taglio nelle diverse tipologie di leguminose: caso dell’erba medica e del trifoglio repens.

Elementi di agrotecnica delle colture foraggere: preparazione del terreno, epoca e modalità di semina, concimazioni organiche e minerali, irrigazione.

Gestione della concimazione delle colture dell’azienda zootecnica: asporti dei principali elementi da parte delle colture foraggere, curve di diluizione dell’azoto; valorizzazione aziendale dei fertilizzanti organici (liquame e letame), piano di concimazione delle colture foraggere.

Gestione dell’irrigazione delle colture foraggere: principali sistemi di irrigazione delle colture foraggere e consumi idrici.

Valore nutritivo dei foraggi: Metodi per la valutazione della qualità dei foraggi. Fattori ambientali e genetici di variazione della qualità dei foraggi. Influenza dello stadio di sviluppo della pianta sulle caratteristiche dell’erba e momento di effettuazione del taglio. Effetto delle concimazioni sulla qualità dei foraggi prativi.

Conservazione dei foraggi: generalità sulla conservazione dei foraggi. Tipologie di conservazione per via umida e per via secca. Perdite di conservazione.

La fienagione: Il processo di essiccazione dei foraggi in campo. Tasso di essiccazione, quantità di acqua presente nella pianta da evaporare, resistenze alla perdita dell’acqua dovute alla pianta e allo strato in essiccamento. Condizionamento meccanico dei foraggi. Perdite per respirazione, meccaniche, per lisciviazione per graminacee e leguminose. Deterioramenti post-raccolta del fieno. L’essiccazione artificiale dei foraggi.

L’insilamento: Principi biochimici dell’insilamento. Caratteristiche di insilabiltà delle diverse specie foraggere: caso del silomais, del loglio italico e dell’erba medica. Attività enzimatiche e fermentazioni. Microrganismi implicati nelle fermentazioni e nel deterioramento degli insilati. Il ciclo dei clostridi. Perdite durante l’insilamento con particolare riferimento al deterioramento aerobico. Additivi degli insilati. Analisi chimica e valore nutritivo degli insilati. La pratica dell’insilamento. Implicazioni della tipologia di conservazione dei foraggi sulla filiera lattiero-casearia.

Sistemi foraggeri intensivi: Organizzazione dei sistemi foraggeri aziendali in funzione delle superfici aziendali e delle esigenze nutrizionali della mandria. Massimizzazione della produzione aziendale di sostanza secca e di proteina.

Il pascolamento: introduzione e generalità sul pascolamento; tipologie di gestione delle superfici a pascolo in diverse situazioni ambientali; Sistemi di gestione degli animali al pascolo e problematiche dell’organizzazione dei sistemi pascolivi estensivi e intensivi nelle aree temperate e mediterranee.

Sistemi foraggeri delle aree marginali: Introduzione alla foraggicoltura nelle aree marginali; Fattori di variazione della produttività e qualità dei foraggi di prati permanenti e pascoli naturali in funzione dell’altitudine. Problematiche legate alla gestione delle superfici foraggere delle aziende zootecniche montane; sistemi di conservazione alternativi alla fienagione tradizionale; Gestione e utilizzo dei foraggi conservati per l’alimentazione invernale in aziende montane che producono latte per la trasformazione in formaggi tipici.

Le filiere lattiero casearie: implicazioni della tipologia di conservazione dei foraggi sulla filiera lattiero-casearia, micotossine, batteri dannosi alla tecnologia e patogeni; effetto di foraggi verdi e conservati sulla qualità della componente lipidica e sulla frazione volatile del latte.

 

ESERCITAZIONI

Riconoscimento e analisi della morfologia e dello stadio di sviluppo delle principali foraggere graminacee e leguminose nelle diverse tipologie colturali da erbaio, da prati avvicendati e permanenti (in campo).

Visita di due-tre aziende zootecniche da latte nella pianura piemontese. Studio delle colture foraggere in atto nell’azienda e dei foraggi conservati presenti. Tipologie di sili aziendali.

L’analisi termografica di insilati aziendali di mais o altre foraggere, quale strumento di rilievo del deterioramento aerobico (in un’azienda zootecnica del cuneese). Prelievo di campioni di foraggi secchi e insilati per le analisi.

Preparazione ed analisi dei campioni di insilato prelevati durante le visite aziendali.

Testi consigliati e bibliografia

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1) Borreani G., Tabacco E., 2007. Il Silomais: guida pratica. Regione Piemonte, Torino.

2) Baldoni, R., Giardini L., 2000. Coltivazioni erbacee: Foraggere e tappeti erbosi, III volume. Pàtron Editore, Bologna.

3) Gillet, M. 1980. Les graminées fourragères. INRA, Parigi.

4) Fahey, G.C. (Ed.) 1995. Forage quality, evaluation and utilization. ASA-CSSA-SSSA Publishers, Madison, Wisconsin.

5) Van Soest, P.J. 1994. Nutritional ecology of the ruminant. Cornell University Press, Ithaca, New York.

Consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni:

6) Articoli dalle riviste: Professione Allevatore, Anni 1999-2010;

7)                                   L’Informatore Agrario, 1999-2010;



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Note

Il corso sarà oggetto di una prova orale, integrata da una relazione su tema riguardante le visite aziendali. Tale relazione andrà consegnata al docente o spedita via e-mail (giorgio.borreani@unito.it) almeno una settimana prima della data dell’appello a cui si intende sostenere l’esame. La prima parte dell’esame verterà sulla discussione dei risultati presentati in tale relazione.

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Ultimo aggiornamento: 06/09/2011 10:11
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